Umidificazione adiabatica professionale
L’ umidificazione adiabatica professionale è la trasformazione dell’acqua dallo stato liquido a quello gassoso non appena viene a contatto con l’aria dell’ambiente.
Nel processo di umidificazione dell’aria si produce una nebbia sottilissima che a contatto con l’aria evapora e porta umidità nell’ambiente.
In questo articolo scopriamo cos’è l’umidificazione adiabatica e in quali settori viene impiegata, dunque forniamo un ulteriore approfondimento su settori in cui viene utilizzata come le industrie grafiche e tessili, reparti di stampa, uffici, cantine e barricaie, stoccaggio e lavorazione di frutta e verdura.
Cos’è e quali sono i suoi impieghi
L’ umidificazione adiabatica è un processo che permette di produrre l’evaporazione diretta dell’acqua nell’aria senza l’aiuto dell’energia esterna.
Questo processo di evaporazione non ha necessità di avere un innalzamento della temperatura per poter funzionare, il calore viene distribuito dall’aria umidificata mentre si raffredda.
L’umidificazione avviene senza incremento di energia dall’esterno ma con un processo controllato e naturale.
Infatti, il processo è innescato nel caso in cui la pressione risulti superiore a quella parziale del vapore presente nell’aria, dunque in funzione del gradiente di pressione che grazie al calore presente nell’acqua e nell’aria alimenta l’evaporazione del liquido.
Si ha, quindi, un processo di umidificazione dell’aria naturale e un consumo di energia minimo con la semplice produzione di una nebbia sottile di molecola che a contatto con l’aria calda evapora portando umidità del valore desiderato nell’ambiente.
Con l’avanzamento delle tecniche di produzione e di conservazione molti prodotti e materiali devono essere lavorati e conservati al valore ottimale di umidità.
I sistemi di nebulizzazione (ad alta pressione) offrono un valido aiuto in tal senso perché permettono di ottenere con semplicità l’umidificazione adiabatica, consumano poca energia e richiedono poca necessità di manutenzione.
L’umidificazione adiabatica viene impiegata in cantine e barricaie, in uffici con impianti centralizzati, in industrie grafiche e tessili, in ambienti di stoccaggio e lavorazione di frutta e prodotti freschi.
Ecco, qui di seguito, un approfondimento dei settori in cui viene impiegata l’umidificazione adiabatica.
Umidificazione per cantine e barricaie
Le temperature per cantine e barricaie sono comprese tra 13°C e 18°C ei valori dell’umidità relativa si aggirano intorno all’80-85%.
La corretta umidità si può ottenere mediante una nebulizzazione statica e grazie all’installazione di ugelli lungo le pareti delle cantine e barricaie.
Nel caso in cui gli spazi siano limitati e non sia possibile ricorrere alla nebulizzazione statica si può procedere con la nebulizzazione ventilata.
L’umidificazione è attivata in modo automatico ei parametri sono tenuti sotto controllo da una sonda di precisione della centralina nebulizzatrice.
Soluzioni di umidificazione per uffici con impianti centralizzati
Gli umidificatori adiabatici funzionano immettendo una nebulizzazione intermittente nel flusso d’aria, che viene poi diffusa nell’ambiente mediante ventilazione.
In questo modo, attraverso il controllo dell’aria di ripresa mediante la sonda di temperatura e umidità, è possibile rilevare in tempo reale le condizioni dell’umidità dell’ambiente e regolarla attraverso diverse condotte di climatizzazione e unità di trattamento dell’aria che serve nei vari ambienti.
Questo è un aspetto necessario, soprattutto in inverno, quando si accende il riscaldamento dell’impianto di climatizzazione centralizzato, l’umidità ambientale si abbassa, provocando l’asciugatura delle mucose, quindi è necessaria l’integrazione dell’umidità negli uffici e negli ambienti di lavoro.
Umidificazione nell’industria grafica e tessile
Sia per l’industria grafica che per quel tessile ci si riferisce ad ambienti che hanno ambienti con ampie dimensioni.
Nel settore delle arti grafiche, per esempio, è frequente lavorare per sezione o in modo localizzato.
Il vantaggio della nebulizzazione tramite umidificatore adiabatico con pompa ad alta pressione è che è molto versatile e modificabile, anche successivamente.
Un impianto progettato per un volume specifico può essere ottenuto mediante la semplice integrazione di ventilatori e ugelli nebulizzatori .
Il sistema è composto da una centralina di controllo ad alta pressione, linee di distribuzione e alcuni ventilatori posizionati in modo opportuno che hanno il compito di far evaporare i vapori freddi prodotti in quota.
Il tempo di risposta dell’ambiente è molto veloce: il valore desiderato viene raggiunto in meno di 15 minuti nelle peggiori condizioni di aria secca.
Successivamente, per mantenere questi valori, sono sufficienti immissioni di pochi secondi che vengono regolate dalle sonde termo-igrometriche.
Umidificazione stoccaggio e lavorazione frutta e prodotti freschi
In questo caso bisogna fornire un livello di umidità tale che frutta e prodotti freschi, materie conservate o in lavorazione non subiscano alcun eccessivo deperimento.
Per esempio la verdura a foglia larga, ortaggi come carciofi o asparagi hanno bisogno di un’umidità molto elevata, soprattutto se esposti in ambienti riscaldati o raffreddati che possono alterare il lavoro dell’umidità provocando il loro deperimento.
Nel caso dello stoccaggio è fondamentale che per i formaggi e gli insaccati la conservazione abbia valori stabilità di umidità relativa utili a mantenere un prodotto di qualità e dunque di valore economico commerciale.
Ogni situazione e ogni settore deve essere valutato in modo separato per mettere in azione un progetto mirato e poter usufruire della migliore efficienza.
Se parliamo, ad esempio, di ambienti con volumi ridotti e con basse temperature può essere determinante utilizzare una precisa disposizione degli ugelli.
Se invece c’è un sistema centrale di aerazione si può utilizzare un umidificatore adiabatico in UTA con la nebulizzazione in mandata.
L’umidificazione nelle arti grafiche
Materiali come carta e cartone sono materiali igroscopici ovvero assorbono molta umidità presente nell’aria.
Nei settori delle arti grafiche, della tipografia e della stampa, a causa dell’impiego dei relativi macchinari, le temperature sono molto elevate e la conseguente umidità subisce un crollo dei valori normali.
Producendo così una rapida secchezza dell’aria e un innalzamento delle cariche elettrostatiche che creano problemi di gestione dei materiali come fogli, di notizie o giornale online, o pellicole sintetiche.
In questi ambienti chiusi in cui vengono impiegati dei macchinari di stampa in modo intensivo, gli impianti di umidificazione adiabatica ad alta pressione si alimentano sulla base delle esigenze richieste dall’ambiente.
La nebulizzazione può essere di due tipologie diretta o indiretta:
- La nebulizzazione diretta : il flusso di vapore freddo viene diffuso nell’ambiente mediante ventilatori nebulizzatori che lo fanno evaporare in modo istantaneo.
- La nebulizzazione indiretta : in questa seconda soluzione, la nebulizzazione viene diffusa all’interno delle condotte dell’unità di trattamento dell’aria (UTA) nell’ambiente destinato all’evaporazione.
La prima soluzione (nebulizzazione diretta) è da preferire perché ha migliore e immediata resa, è facile da gestire e regolare.
Inoltre, i diffusori adibiti alla nebulizzazione sono silenziosi ea bassa incidenza ed evitano di creare grandi movimenti d’aria all’interno di un ambiente come quello delle arti grafiche o di stampa.
L’umidificazione in cantina per barriques e tini
Le cantine per via della loro struttura possono subire in modo maggiore gli sbalzi di temperatura e umidità. Per questo motivo è importante intervenire con la modifica dei parametri affinché questi mantengano i valori adeguati.
Il problema si verifica maggiormente nelle cantine non interrate o con grandi aperture perché tendono a riscaldarsi più velocemente, soprattutto in estate, a scapito del valore di umidità relativa ideale.
Umidificare barriques, botti e tini è necessario per mantenere il legno umido evitando che l’aria possa entrare a contatto con il vino e ossidarlo.
Per evitare che sistemi grossolani possano produrre un tasso di umidità relativa troppo elevato con la conseguenza di vedere l’insorgere di muffe indesiderate, la soluzione ideale da adottare è quella di umidificare in modo equilibrato con la produzione di vapore fine e freddo cosicché questo evapora in modo automatico, rapido e costante.
Un impianto per umidificare le cantine con la nebulizzazione ad alta pressione è composto da una centralina con la funzione di aumentare la pressione dell’acqua fino a 70 bar e di dissolvere il vapore freddo prodotto dagli ugelli nebulizzatori.
Le tubazioni sottili possono essere fissate a parete o a soffitto ed è possibile posizionare gli ugelli in vari punti così da attivare un’umidificazione della cantina in modo uniforme e rapido.
Nelle cantine con le volte basse si può utilizzare una nebulizzazione con ventilatori che prolunga l’evaporazione e riduce nettamente il rischio di umidità sulle superfici o soluzioni di umidificazione a ultrasuoni.
Grazie all’umidificazione è possibile oltre che avere una facile manutenzione avere una riduzione delle temperature. L’evaporazione dell’acqua, infatti, libera l’ambiente dal calore proprio grazie al principio evaporativo adiabatico.