Ozono e sicurezza alimentare

Ozono e sicurezza alimentare vanno di pari passo.

Nel contesto della sicurezza alimentare la sanificazione è infatti un aspetto cruciale per garantire che i prodotti consumati siano privi di contaminanti pericolosi. Negli ultimi anni, l’ozono ha guadagnato attenzione come una delle soluzioni più efficaci e sostenibili per la sanificazione degli alimenti. Vediamo in che modo può rivoluzionare il settore.

Ozono: Che cos’è?

L’ozono è una molecola composta da tre atomi di ossigeno. Si trova in modo naturale nell’atmosfera terrestre, dove svolge un ruolo fondamentale nel filtrare i raggi ultravioletti del sole. Tuttavia, l’ozono può anche essere generato artificialmente e utilizzato in applicazioni industriali, tra cui la sanificazione degli alimenti. Grazie all’ozono è possibile creare l’acqua ozonizzata, che contiene appunto la suddetta molecola e che può avere diversi usi.

Ozono e sicurezza alimentare: Quali benefici

Grazie alle nuove tecnologie, ozono e sicurezza alimentare sono un binomio da non sottovalutare. L’acqua ozonizzata infatti garantisce una sicurezza alimentare maggiore. Vediamo come.

Efficacia antimicrobica

L’ozono è un potente agente ossidante, capace di eliminare una vasta gamma di microrganismi patogeni come batteri, virus, funghi e muffe. Questo lo rende estremamente efficace nella riduzione della carica microbica su frutta, verdura, carne e altri prodotti alimentari. Ad esempio, l’ozonizzazione può eliminare Escherichia coli, Salmonella e Listeria, che sono tra i patogeni più pericolosi per la salute umana. Per questo ozono e sicurezza alimentare possono viaggiare di pari passo.

Riduzione dei residui chimici

A differenza di altri metodi di sanificazione che possono lasciare residui chimici sugli alimenti, l’ozono si decompone rapidamente in ossigeno, senza lasciare tracce pericolose. Questo rappresenta un vantaggio significativo rispetto ai disinfettanti tradizionali, contribuendo a mantenere i prodotti alimentari più sicuri e naturali.

Conservazione della qualità degli alimenti

Tra i diversi vantaggi nell’ozono e sicurezza alimentare, l’ozonizzazione può prolungare la shelf life dei prodotti alimentari. L’azione dell’ozono riduce la presenza di microrganismi che accelerano il deterioramento degli alimenti, come muffe e lieviti, contribuendo a mantenere freschi i prodotti per un periodo più lungo. Questo è particolarmente utile per frutta e verdura, che possono avere una breve vita.

Sostenibilità ambientale

L’ozono è una soluzione ecologica rispetto ad altri metodi di sanificazione. Poiché non richiede l’uso di sostanze chimiche aggressive, riduce l’impatto ambientale associato allo smaltimento di questi prodotti. Inoltre, la produzione di ozono può essere controllata in loco, evitando il trasporto e lo stoccaggio di prodotti chimici pericolosi.

Versatilità d’uso

L’ozono può essere utilizzato in diverse fasi della catena di produzione alimentare, dalla sanificazione dell’acqua di lavaggio per frutta e verdura, alla disinfezione delle superfici di lavoro e dei macchinari. Questo lo rende uno strumento versatile e integrabile in vari processi produttivi.

Ozonizzazione: Applicazioni pratiche

L’ozonizzazione viene già ampiamente utilizzata in diverse industrie alimentari. Nel settore della frutta e verdura, l’ozono viene impiegato per sanificare e prolungare la freschezza dei prodotti durante lo stoccaggio e il trasporto. Anche nell’industria della carne, l’ozonizzazione è utilizzata per ridurre la carica microbica senza alterare le proprietà organolettiche del prodotto. Inoltre, viene impiegata nel trattamento delle acque utilizzate nei processi produttivi. In questo modo ozono e sicurezza alimentare sono inevitabilmente legati.

Metodi di generazione dell’ozono: quali tipi

Attualmente ci sono diversi metodi per generare l’ozono. Vediamo i principali e quale risulta essere il più adatto a dare benefici.

Corona discharge

Questo metodo è quello più conosciuto per generare ozono. Sfrutta un campo elettrico ad alta tensione per generare ozono dall’ossigeno presente nell’aria. In particolare, questo metodo si utilizza in grandi impianti industriali di trattamento delle acque e dell’aria. Tuttavia, pur presentando una serie di vantaggi, quali l’alta efficienza nella produzione di ozono e l’essere adatto per applicazioni su larga scala, presenta anche degli svantaggi.

Tra di essi si trovano:

  • Necessità di una fonte di alimentazione ad alta tensione.
  • Un maggiore costo iniziale e di manutenzione.
  • Può generare sottoprodotti indesiderati come ossidi di azoto.

Metodo con raggi UV

Un altro metodo per ottenere l’acqua ozonizzata è quello dei raggi UV. Si utilizza in particolare per piccole e medie dimensioni. Un generatore di ozono UV utilizza delle lampade che emettono luce UV a una lunghezza d’onda specifica per dissociare le molecole di ossigeno.

Questo metodo è quello ritenuto meno adatto, in quanto le sue performance non sono all’altezza degli altri. C’è un’efficienza inferiore nella produzione di ozono e la durata delle lampade UV è limitata. Di conseguenza necessita di sostituzioni periodiche.

Bio Sure Professional e ozono elettrolico

Natural Misting si avvale delle soluzioni Bio Sure Professional, di cui è distributore in Italia, per generare dell’ozono. In particolare, Natural Misting produce solo ozono elettrolico.

Cosa differenzia questa tecnologia delle altre?

I sistemi BioSure sono innanzitutto progettati per integrarsi nelle tubazioni esistenti, proteggendo dagli agenti patogeni senza l’utilizzo di sostanze chimiche.

Questo metodo garantisce infatti che non venga rilasciato nessun sottoprodotto tossico, come l’ossido di azoto, durante il processo di ossidazione. Gli unici sottoprodotti che si creano sono acqua e idrogeno.

Inoltre, i prodotti BioSure generano in modo istantaneo acqua ozonizzata disciolta che mostra una purezza superiore agli standard del mercato, ottenendo una sanificazione più alta. Si parla infatti di un livello di purezza di ozono del 28%, contro il 3% di altri metodi.

Infine, l’acqua ozonizzata prodotta da ozono elettrolico mostra di essere più efficace con una minore concentrazione. Di conseguenza, garantisce un risparmio di tempo, energie e risorse, diventando adatto per la propria casa.

Natural Misting è una delle pochissime aziende al mondo che utilizza solo soluzioni BioSure Professional.

Acqua ozonizzata e utilizzi: Possibili preoccupazioni

Nonostante i numerosi benefici, come l’unione di ozono e sicurezza alimentare, l’uso dell’acqua ozonizzata presenta anche alcune preoccupazioni che meritano attenzione.

  • Rischio di esposizione diretta: L’ozono è un gas altamente reattivo e, se inalato in concentrazioni elevate, può causare irritazioni respiratorie, danni polmonari e aggravare condizioni come l’asma. Sebbene l’acqua ozonizzata non rilasci grandi quantità di ozono gassoso, l’uso improprio di dispositivi di ozonizzazione potrebbe portare a un’esposizione involontaria.
  • Formazione di sottoprodotti tossici: L’ozono, reagendo con certe sostanze presenti nell’acqua, può dar luogo alla formazione di sottoprodotti come aldeidi, chetoni e bromati. Questi composti, sebbene generalmente presenti in quantità molto basse, possono essere tossici se accumulati nel tempo. Ad esempio, i bromati sono classificati come possibili cancerogeni, e il loro livello deve essere strettamente monitorato quando si utilizza l’ozono per la purificazione dell’acqua.
  • Degradazione di materiali: L’ozono, a causa delle sue proprietà ossidanti, può danneggiare alcuni materiali, come tubature, guarnizioni in gomma e altre componenti di impianti idraulici. Questo può portare a problemi di manutenzione e a una ridotta durata delle attrezzature utilizzate per il trattamento dell’acqua.
  • Perdita di Efficacia nel tempo: L’ozono ha un’emivita breve e si decompone rapidamente in ossigeno, il che significa che l’acqua ozonizzata deve essere utilizzata poco dopo il trattamento per mantenere la sua efficacia. Questo può rappresentare una sfida logistica in alcuni contesti, dove è necessario un trattamento continuo dell’acqua.
  • Regolamentazione e sicurezza: Sebbene l’uso dell’ozono per la sanificazione sia approvato in molti paesi, la regolamentazione riguardante la concentrazione di ozono e i livelli accettabili di sottoprodotti può variare. È importante che le aziende e i consumatori siano consapevoli delle normative locali e seguano le linee guida per garantire un uso sicuro dell’acqua ozonizzata.

Acqua ozonizzata: Applicazioni

Oltre al connubio di ozono e sicurezza alimentare, l’acqua ozonizzata si può utilizzare in diversi contesti.

  • Trattamento dell’acqua potabile: Si può utilizzare l’acqua ozonizzata per purificare l’acqua potabile, eliminando batteri, virus e altri patogeni. È particolarmente utile in aree dove l’acqua è contaminata o dove le risorse di trattamento dell’acqua sono limitate.
  • Industria alimentare: La si utilizza per lavare frutta e verdura. Grazie all’acqua ozonizzata infatti si possono eliminare pesticidi e microrganismi superficiali. Inoltre, viene impiegata nella sanificazione delle superfici e degli impianti di produzione alimentare.
  • Medicina e cura della persona: Un altro utilizzo è in ambito medico per disinfettare ferite e strumenti chirurgici. È anche impiegata in trattamenti estetici e per la cura della pelle grazie alle sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie.
  • Pulizia e igiene domestica: Si può usufruire dell’acqua ozonizzata per pulire e disinfettare superfici domestiche, sanitari e tessuti, l’acqua ozonizzata è un’alternativa ecologica ai detergenti chimici tradizionali.

Ozono e sicurezza alimentare: Conclusioni

L’uso dell’ozono nella sanificazione degli alimenti rappresenta una rivoluzione nel campo della sicurezza alimentare. Grazie alla sua efficacia antimicrobica, alla capacità di prolungare la durata dei prodotti e alla sua sostenibilità, ozono e sicurezza alimentare vanno ormai di pari passo. L’uso dell’ozono si sta affermando come una delle soluzioni più promettenti per migliorare la qualità e la sicurezza degli alimenti che consumiamo. L’adozione di questa tecnologia su larga scala potrebbe contribuire significativamente a ridurre i rischi associati alle malattie trasmesse dagli alimenti, garantendo al contempo una maggiore conservazione delle caratteristiche organolettiche dei prodotti.

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