La nebulizzazione: cosa, perché, come e quando

La nebulizzazione: cosa, perché, come e quando

La nebulizzazione  è un sistema di riduzione dell’acqua in piccolissime particelle da 5-25 micron che vengono vaporizzate ad alta pressione e spinte fuori da ugelli o da ventilazione. 

All’uscita dall’ugello e per attrito con l’aria il getto d’acqua assume l’aspetto di una sorta di nebbiolina di vapore.  

I nebulizzatori vengono utilizzati fuori dai locali per rinfrescare e umidificare, senza bagnare, l’area circostante, e impiegati, inoltre, anche in processi industriali e agricoli. 

In questo articolo scopriamo cos’è, perché scegliere un sistema di nebulizzazione, come avviene la nebulizzazione e quando utilizzarla. Infine, forniamo un approfondimento sull’installazione dell’impianto e sull’uso degli ugelli nebulizzatori

Nebulizzazione: cosa

La nebulizzazione è la riduzione di un liquido (acqua) in minuscole molecole da 5-25 micron ottenuto mediante sistemi ad alta pressione che innescano elevate velocità all’acqua. L’acqua può essere diffusa dai soli ugelli o mediante ventilazione. 

L’effetto è simile a quello di una nebbiolina di vapore che viene atomizzata o nebulizzata in aria attraverso dei fori, di pochi decimi di millimetri, degli ugelli nebulizzatori. 

Cosa significa nello specifico? Scopriamolo nel prossimo paragrafo. 

Cosa significa nebulizzare

Nebulizzare significa letteralmente ridurre e diffondere un liquido in minutissime gocce

La nebulizzazione è un’operazione che permette di ridurre sostanze liquide sia in processi industriali che in processi agricoli per trattare piante con sostanze antiparassitarie, ma anche un metodo curativo per introdurre, nelle vie respiratorie congestionate, prodotti medicinali. 

Nebulizzazione: perché

La nebulizzazione viene utilizzata per rinfrescare gli ambienti, umidificare i prodotti freschi ma anche piante, ridurre odori e polvere, per allontanare insetti e zanzare. 

L’atomizzazione dell’acqua viene adottata in ambito industriale, commerciale, per uso civile e anche come valida alternativa per luoghi aperti che non possono essere dotati di aria condizionata. 

Perché scegliere la nebulizzazione invece del condizionatore

La scelta di un impianto di atomizzazione dell’acqua rispetto a quella di un condizionatore può essere fatta solo in determinate circostanze. L’una non può essere un’alternativa dell’altra se l’ambiente di collocazione non lo permette.

Per meglio precisare: per rinfrescare l’esterno di un locale, una terrazza o un giardino non possiamo usare un condizionatore ma la scelta più corretta sarebbe quella di utilizzare un sistema di nebulizzazione dell’acqua.

Se invece, occorre rinfrescare un ambiente chiuso la scelta più ovvia è quella del condizionatore, ma se l’ambiente è molto ampio e c’è un ricambio d’aria adeguato allora si può pensare a un sistema di nebulizzazione. 

Perché la nebulizzazione offre vantaggi economici e ecologici

I vantaggi di installare e utilizzare un sistema di nebulizzazione sono economici ed ecologici, vediamo perché:  

I costi sono minimi rispetto al sistema di condizionamento perché assorbe meno energia. Anche se non c’è una chiara stima di risparmio, a paragone di un condizionatore che ha bisogno della stessa energia, possiamo ipotizzare una riduzione di 1/3 di costo di gestione.

Ma è chiaro che questi due sistemi non vengono utilizzati nello stesso modo e nelle stesse condizioni.

In merito ai costi di installazione si può affermare che sono ridotti del 75% e anche la manutenzione non è dispendiosa ma bensì semplice ed economica. 

Si ha poi un costo ridotto del consumo idrico ed elettrico, di conseguenza una riduzione dello spreco perché poco consumo d’acqua significa poco utilizzo dell’energia e maggiore efficienza ecologica.

Dunque, economia di impianto e scelta ecologica perché non viene consumata energia e anzi avviene una riduzione della produzione di Co2, un chiaro beneficio per il nostro ambiente. 

Nebulizzazione: come

La prima cosa fondamentale è quella di utilizzare un’acqua salubre e controllata che può essere filtrata dalle impurità. Un’acqua calcarea e con impurità potrebbe ostruire gli ugelli. 

Il flusso di acqua filtrata entra, dunque, nella pompa di nebulizzazione e viene compressa a 70 bar, una volta compressa viene trasportata da sottili tubazioni adatte a sistemi di alte pressioni. 

Scopriamo come avviene e come funziona, nello specifico, il processo della nebulizzazione.

Come avviene la nebulizzazione

L’acqua, come già anticipato, passa attraverso degli ugelli nebulizzatori e viene diffusa nell’aria con un angolo di 45° in modo da permettere la diffusione delle molecole.

In questo modo il vapore freddo a contatto con l’aria calda circostante evapora così da ridurre la temperatura e aumentare l’umidità. 

L’acqua da utilizzare deve essere salubre, filtrata e priva di impurità. Dal momento che entra nel nebulizzatore viene compressa e trasformata in acqua nebulizzata che uscirà poi dagli ugelli nebulizzatori.

La pressione con cui l’acqua pompata stabilisce la velocità con cui l’acqua esce dagli ugelli. Quindi, più la pressione è alta più l’acqua esce con maggiore velocità. 

La velocità determina il frazionamento dell’acqua in minuscole gocce che formano la nebbiolina, più questa è maggiore più piccole sono le gocce. 

Nebulizzazione: quando

Arrivati fin qui una domanda da porsi è: quando è opportuno utilizzare la nebulizzazione? 

La nebulizzazione può essere utilizzata quando in spazi non delimitati o ben areati bisogna abbassare la temperatura e un eventuale sistema di condizionamento avrebbe dei costi e consumi spropositati. 

Il sistema di nebulizzazione si può quindi utilizzare in ambienti in cui l’umidità ha bisogno di mantenere livelli controllati e stabili o per esempio in un ambiente all’aperto si ha l’esigenza di ridurre gli odori e la polvere volatile. 

Alcuni esempi di applicazioni: umidificazione cantine vinicole, celle frigorifere, reparti freschi supermercati, impianti di colorazione o tessitura, stalle e maneggi, dehor di bar e ristoranti, ecc.

Cosa si deve sapere prima di scegliere un impianto di nebulizzazione

Prima di scegliere un impianto di nebulizzazione è opportuno fare delle considerazioni. Bisogna considerare le misure dell’ambiente perché queste determinano la collocazione dell’impianto, la modalità e la frequenza in cui usare l’impianto. 

In base a questi dati si può determinare il volume di acqua da nebulizzare e il modo in cui dovranno essere disposti gli ugelli nella linea ad alta pressione. 

In aggiunta si può scegliere tra un sistema ventilato o un sistema con linea di ugelli. Il primo è più efficace e rapido del secondo, ma è ben più visibile rispetto a quello con ugelli che è più sobrio. 

Installazione impianto tipo di nebulizzazione

Gli elementi che costituiscono un impianto di nebulizzazione per uso esterno, umidificazione cantine vinicole, celle frigorifere, reparti freschi supermercati, impianti di colorazione o tessitura, stalle o maneggi, dehor di bar e ristoranti, sono: 

  • Centralina ad alta pressione: deve essere silenziosa, compatta, resistente all’usura, dotata di sistema antigocciolamento, deve inoltre essere a comando remoto ed essere semplice da installare e rimuovere.
  • Tubazione ad alta pressione: in base al tipo di ambiente in cui installare l’impianto sono previste tubazioni di differente materiale come poliammide (la più diffusa e utilizzata), acciaio, rame crudo.
  • Raccordi ad alta pressione: variano in base al tipo di tubazione, per esempio per tubi in poliammide si usano raccordi a incastro rapido, per tubi in rame o acciaio si possono usare raccordi a cartella mobile e dadi di serraggio, di filettatura e di brugole di fissaggio.  
  • Ugelli nebulizzatori: un elemento fondamentale, la qualità, la pulizia e la durata rendono efficace ed efficiente l’intero impianto di nebulizzazione. Per uso privato sono adatti gli ugelli in ottone nichelato, per uso professionale quelli in acciaio inox AISI 304.
  • Ventilatori nebulizzatori: semplici da installare, diffondono il liquido nebulizzato a una distanza da 3 fino a 10 metri e possono rinfrescare una superficie di 30-45 mq. 

Successivamente agli elementi che compongono un impianto di nebulizzazione e qual è la loro funzione, possiamo fornire un approfondimento sul montaggio e su qual è il posizionamento ideale per l’impianto. 

Il primo step è posizionare la centralina accanto all’allaccio idrico ed elettrico, ben riparata da pioggia e vento. Dalla centralina si prosegue con la linea ad alta pressione che si estende lungo l’ambiente da rinfrescare. 

La misura indicativa della tubazione ad alta pressione varia in base all’area da nebulizzare, alla sua estensione e al tipo di elemento scelto per la nebulizzazione: ugello o ventilatore.

Dopo il posizionamento, si procede con l’attivazione dell’impianto.

Ugelli nebulizzatori – informazioni ed uso

Gli ugelli nebulizzatori sono utili e fondamentali per ottenere una nebulizzazione molto sottile e vengono impiegati nei sistemi ad alta o bassa pressione.

Per quanto riguarda l’acqua nebulizzata, un fattore determinante è la dimensione che più è piccola e più l’evaporazione avviene in tempi brevi. 

È importante, dunque, avere cura dell’ugello nebulizzatore e fare una buona manutenzione perché se sporco, consumato e non correttamente pulito la dimensione delle molecole sarà nettamente più grande e non sufficiente per essere evaporata. La conseguenza è che si rischia di rendere l’ambiente umido e bagnato.  

Come anticipato vengono usati in sistemi ad alta e bassa pressione e impiegati per diversi scopi. Si utilizza la bassa pressione e ugelli in plastica o ottone quando si ha l’esigenza di umidificare il suolo o raffreddare oggetti caldi. 

Si utilizza, invece, l’alta pressione e ugelli in ottone o acciaio per rinfrescare un ambiente o inumidirlo senza però bagnarlo.

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