L’installazione del nebulizzatore
Un impianto di nebulizzazione può essere impiegato per uso esterno, umidificazione cantine vinicole, celle frigorifere, reparti freschi supermercati, impianti di colorazione o tessitura, stalle o maneggi, dehor di bar e ristoranti.
In questo articolo vedremo un esempio di installazione del nebulizzatore, quali sono i suoi componenti e qual è la disposizione ideale, infine forniremo un approfondimento sugli ugelli nebulizzatori e sulle tipologie di climatizzatore.
Installazione nebulizzatore: quale scegliere e come disporlo
Nella scelta di un impianto di nebulizzazione è opportuno fare delle considerazioni e magari affidarsi a delle mani esperte che possono aiutarvi a prendere la decisione più giusta sull’impianto da scegliere e sull’installazione del nebulizzatore più adatta al vostro ambiente.
Noi di Natural Misting siamo pronti a trovare la soluzione che più si adatta al vostro progetto e alle vostre esigenze.
Prima di tutto partiamo con il considerare le dimensioni dell’ambiente in cui collocare l’impianto, la modalità di utilizzo e la frequenza. Successivamente verrà determinato il volume dell’acqua e in che modo disporre alcuni elementi dell’impianto come gli ugelli e la linea ad alta pressione.
L’ambiente più idoneo è sicuramente una zona protetta dagli agenti atmosferici, accanto a un allaccio idrico e una presa di corrente.
Infine, fatte queste prime considerazioni possiamo aiutarvi a scegliere tra un impianto ventilato o un sistema con ugelli nebulizzatori.
Fornita questa breve premessa vi forniamo un approfondimento sui vari elementi di un impianto di nebulizzazione e su un esempio di installazione per il vostro nebulizzatore.
I componenti dell’impianto
Nell’installazione del nebulizzatore alcuni componenti come la centralina ad alta pressione, i raccordi ad alta pressione, gli ugelli nebulizzatori, i ventilatori nebulizzatori sono di estrema importanza sia per una corretta installazione che per garantire un efficace funzionamento. Ve ne parliamo nello specifico.
La centralina ad alta pressione
La centralina ad alta pressione o pompa ad alta pressione si compone di un motore elettrico e una testata pompante dotata di pistoni in ottone e se prevista può essere dotata di un’elettronica di gestione.
È una parte fondamentale del sistema di nebulizzazione perché appena l’acqua entra nell’impianto, l’unità pompante la spinge ad una velocità che può essere compresa tra i 40-100 bar verso gli ugelli e la trasforma in minuscole goccioline d’acqua.
Le caratteristiche fondamentali che devono possedere una centralina ad alta pressione sono:
- Silenziosità
- Resistenza all’usura
- Compattezza
- Dotazione di comando remoto
- Dispositivo antigocciolamento
La tubazione per alta pressione
In base al tipo di ambiente in cui verrà installato l’impianto di nebulizzazione si possono utilizzare tubazioni di materiali differenti quali acciaio, rame crudo e poliammide (PA12), il materiale più diffuso e utilizzato per le alte pressioni.
La tubazione in poliammide è molto resistente, garantisce una lunga durata nel tempo e la sua flessibilità facilita la stesura delle linee e permette di essere nascosta sia per una migliore installazione dell’impianto che per un migliore senso estetico.
I raccordi per alta pressione
I raccordi per alta pressione possono essere scelti in base al tipo di materiale di cui è fatta la tubazione per alta pressione.
Nel caso in cui per un sistema di nebulizzazione venga impiegato un tubo in poliammide è bene utilizzare raccordi ad incasso rapido di facile inserimento e fissaggio.
Se invece la scelta ricade per la tubazione in rame o acciaio si possono usare raccordi forniti di dadi di serraggio e cartella mobile, di filettatura o brugole di fissaggio.
Gli ugelli nebulizzatori
Gli ugelli nebulizzatori sono un elemento fondamentale per un impianto di nebulizzazione perché la loro qualità, durata, manutenzione e pulizia rendono efficace l’intero impianto.
La sua qualità e durata può essere determinata dalla testina da cui esce la nebulizzazione, se questa presenta un’inadeguata solidità allora viene garantita una maggiore durata dell’intero ugello.
I ventilatori nebulizzatori
I ventilatori nebulizzatori sono componenti di facile installazione e consentono di abbattere la temperatura in ambienti esterni e interni.
Permettono di diffondere l’acqua nebulizzata a una distanza che va dai 3 ai 10 metri e grazie alla loro oscillazione sono in grado di rinfrescare superfici di 30-45 mq.
Un ventilatore nebulizzatore di qualità deve essere silenzioso e mantenere la sua efficacia nel tempo.
La disposizione ideale e il montaggio
Ogni componente appena citato ha una funzione fondamentale durante l’installazione dell’impianto di nebulizzazione e del suo funzionamento.
Ecco come può essere disposto e montato un impianto di nebulizzazione:
1.Centralina ad alta pressione
La centralina ad alta pressione va posizionata vicino a un allaccio idrico ed elettrico e con un’adeguata copertura per ripararla da eventuali agenti atmosferici. In prossimità della centralina è bene posizionare un vaso filtro per accumulare residui e impurità contenute nell’acqua.
Dalla centralina si passa al posizionamento della linea ad alta pressione.
2. Tubazione per alta pressione
La tubazione per alta pressione va posizionata ed estesa lungo tutto l’ambiente che occorre rinfrescare.
La misura da scegliere per la linea ad alta pressione da posizionare varia in base alla zona da raffrescare e dagli elementi scelti per la nebulizzazione, quali ugelli o ventilatore.
Per esempio se occorre nebulizzare in prossimità di una parete, terrazza o gazebo si può posizionare una tubazione ad alta pressione con misura indicativa di 2,3-2,7 metri.
3. Ugelli nebulizzatori o ventilatori
In questa fase si sceglie l’elemento adatto alla nebulizzazione dell’ambiente. Se si sceglie di nebulizzare con ugelli è necessario inserire dei raccordi a intervalli regolari in cui fissare i vari ugelli nebulizzatori che consentiranno un raffrescamento intorno a tutto l’ambiente.
Se invece si sceglie di nebulizzare mediante l’utilizzo del ventilatore, invece, bisogna posizionare una tubazione in prossimità dei ventilatori.
Di conseguenza, viene posizionato un raccordo a T da cui parte il tubo che ha la funzione di alimentazione l’anello porta ugello posto davanti alla griglia del ventilatore.
È chiaro che in questo caso i ventilatori avranno bisogno di essere alimentati o da una centralina munita di cavo o da una presa di corrente vicina ai ventilatori.
Dal raccordo a T si continua l’installazione per alimentare altri elementi ventilati o in alternativa si posiziona una valvola di fine linea che permette la liberazione di bolle d’aria formatesi nella tubazione.
4. Attivazione dell’impianto di nebulizzazione
Posizionata la linea ad alta pressione, posizionati ugelli o ventilatori, alimentata la centralina, si può attivare il vostro nebulizzatore.
In questo passaggio la pompa ad alta pressione spinge l’acqua lungo tutta la linea della tubazione e le fa uscire dalla valvola di sfiato. Una volta liberata l’aria, la valvola viene chiusa e inizia il raffrescamento del vostro ambiente mediante la nebulizzazione dell’acqua.
Ugelli nebulizzatori – informazioni e uso
Gli ugelli nebulizzatori vengono citati precedentemente sono degli elementi fondamentali per la corretta installazione di un sistema di nebulizzazione.
Permettono di ottenere una nebulizzazione molto sottile ovvero di trasformare un getto d’acqua in minuscole particelle da 5-25 micron che fuoriescono da un foro apicale ad alta velocità.
Possono essere utilizzati in sistemi ad alta e bassa pressione. Nel primo caso si utilizzano ugelli in ottone o plastica, nel secondo caso si utilizzano quelli in ottone o acciaio.
Vengono utilizzati in settori come cantine, celle frigo, impianti per ridurre le polveri o limitare gli odori, ristoranti, piscine, stalle e maneggi, ricambi freschi dei supermercati e molti altri settori.
La loro qualità, manutenzione e pulizia garantiscono un corretto funzionamento dell’intero impianto di nebulizzazione.
Il climatizzatore: tipologie per ogni esigenza
Il climatizzatore è un dispositivo termico che modifica automaticamente le condizioni di temperatura e umidità dell’ambiente in spazi chiusi come case, uffici, pub e automobili.
In base all’ambiente in cui il climatizzatore deve essere utilizzato, prendendo in considerazione le differenze di temperatura estiva o invernale e lo spazio a disposizione per il suo collocamento, si possono trovare diverse tipologie con varie differenze tecnologiche.
Per esempio climatizzatore per uso interno o per uso esterno o per meglio dire condizionamento adiabatico e climatizzatore ad acqua.
- Condizionatore per uso interno: è composto da un compressore che ha la funzione di spingere il gas, attraverso un processo di decompressione, che rilascia calore, si raffredda per poi tornare allo stato liquido.
- Condizionamento adiabatico: sfrutta il cambio di stato dell’acqua. L’acqua evaporata sottrae calore all’ambiente, producendo così raffreddamento aumentando l’umidità relativa. Qui il vaporizzatore può essere inteso come una forma speciale di condizionatore d’aria esterna.
- Condizionatore ad acqua: si basa sulla circolazione dell’acqua e la diffusione di aria calda o fredda. L’aria calda passa attraverso una zona in cui è presente l’acqua e cede il suo calore mediante una valvola, l’acqua viene raffreddata da un refrigeratore e l’aria fredda ottenuta dallo scambio termico verrà diffusa dai terminali o ventilconvettori.